ROMA 4 DICEMBRE 2022 – Si è chiuso oggi a a Roma il XVIII Congresso dell’Arci con l’elezione a larga maggioranza di Walter Massa a Presidente nazionale da parte del Consiglio nazionale espresso dai delegati.
Il Congresso, dal titolo “Per uscire da un incubo non basta svegliarsi. Bisogna sognare più veloce”, si è svolto negli spazi dell’Auditorium Antonianum di Roma ed ha visto la partecipazione di 454 delegatз e un centinaio tra ospitз ed invitatз.
47 gli ordini del giorno approvati dall’Assemblea congressuale su diversi temi che impegneranno l’associazione: pace, ambiente, lavoro, mutualismo, beni comuni, difesa del diritto all’aborto, del reddito di cittadinanza, promuovendo azioni di prossimità a chi lo perderà, contrasto alla proposta di autonomia differenziata del governo, totale contrarietà al ponte sullo stretto, richiesta di misure fiscali specifiche per il lavoro del Terzo settore, sostegni e interventi per il caro bollette che ha colpito i circoli, rafforzamento delle aree interne e delle azioni culturali nei territori marginali. E ancora pieno sostegno alla protesta delle donne in Iran e solidarietà attiva alle Ong impegnate nei soccorsi in mare.
Walter Massa, genovese, 50 anni appena compiuti, con una grande passione per la montagna e il Genoa, vanta un lungo percorso in Arci, iniziato negli anni ‘90 da socio e poi da animatore di circolo, esperienza che l’ha portato ad essere prima dirigente dell’Arci genovese dal 2000 al 2008 e successivamente Presidente di Arci Liguria dal 2008 al 2018 e, a seguito della grave situazione pandemica, nuovamente nel biennio 2021-2022.
A livello nazionale Massa ha svolto da metà anni 2000 diversi incarichi nazionali: è stato responsabile infanzia e adolescenza e, grazie all’esperienza più che ventennale nel campo dell’immigrazione e dell’asilo, dell’inclusione e dell’accoglienza, ha ricoperto il ruolo di responsabile nazionale immigrazione e asilo, quello di coordinatore della rete di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati oltre ad essere stato componente della Presidenza nazionale Arci per oltre un decennio. Sia sotto la Presidenza di Paolo Beni che di Daniele Lorenzi è stato chiamato a svolgere l’importante incarico di responsabile nazionale dell’organizzazione e dei rapporti con il territorio in virtù della sua significativa conoscenza dell’associazione su tutto il territorio nazionale e della sua capacità di fare rete.
Da sempre impegnato nell’Associazionismo e più in generale nel Terzo Settore, si è dedicato tra le altre cose alle tematiche connesse all’inclusione lavorativa delle fasce deboli, con particolare attenzione all’immigrazione, al tema del lavoro nell’accoglienza e alla costruzione di un modello nazionale di accoglienza diffusa e in piccoli numeri, anche come consulente di diverse amministrazioni pubbliche. Dal 2021 è anche Direttore generale del Consorzio Officine Solidali s.c.r.l., promosso da Arci nazionale e da altri 23 enti aderenti all’Arci presenti su tutto il territorio nazionale.
“Cura e prossimità – ha detto Massa durante il suo primo saluto – sono state la priorità di questi mesi pre e post pandemici e dovranno essere il motore che ci guiderà anche nel prossimo futuro. Abbiamo un compito difficile da svolgere che è quello legato ad una lotta serrata alla solitudine delle persone che produce paura, intolleranza ed egoismo. Mettiamo in campo la forza della nostra creatività e la certezza del nostro radicamento territoriale. L’Arci che non si è mai fermata, neppure nel periodo del lockdown, riparta da qui. Con la serenità ritrovata in questi mesi e con il coraggio che non le è mai mancato. Avanti!”